
Lo za’hafaran,
come lo chiamano gli arabi ,
è originario dell’Asia
Minore.
Plinio
scrive
che i Fenici
lo
usavano non per usi culinari ma esclusivamente per tingere
stoffe;
le tuniche dello splendido colore giallo vivo piacevano molto alle
eleganti signore d’allora, e i Fenici trasportavano le stoffe dal
porto
di Tiro in
tutto il Mediterraneo.
Furono
poi gli
arabi,
guerrieri espansionisti, che fecero conoscere lo zafferano quasi
ovunque;
dalla Spagna,
dove è indispensabile nella paella,
all’Indonesia,
basilare nel curry.
Anche
Ovidio ne parla nelle Metamorfosi.
La
leggenda legata alla nostra città, che narra della scoperta
occasionale della ricetta del risotto è ambientata ai tempi della
fabbrica del Duomo, dove un pittore delle vetrate in pausa pranzo
mescolò per errore la tinta che doveva usare per dipingere al
pentolino dove stava cuocendo del riso.
É
bello pensare che si può imparare dagli errori!
Sapessi com'è strano coltivare lo Zafferano a Milano...

Nessun commento:
Posta un commento