sabato 22 novembre 2014

Lo zafferano Cesarino diventa Leggenda

Dopo un paio di incontri in cui in ogni classe abbiamo deciso quali sono gli elementi da prendere in prestito da queste storie e dall'esperienza nell'orto: la curiosità, che ci vuole per voler assistere a ciò che accade quando si mette a dimora una pianta; lo sbaglio, bisogna saper imparare dai propri errori, la casualità. Questi bambini sono proprio dei Draghi! È stato molto facile per loro inventare la nuova leggenda cesarina tinta di giallo:

Questa storia inizia lontano nel tempo e nello spazio.
Tanto tempo fa su di un pianeta rosso viveva uno strano essere: il folletto Zafferano.
Egli possedeva molti bulbi magici sul suo pianeta.
Un giorno ne stava trasportando alcuni con il suo razzo spaziale, quando fu sorpreso da uno scossone, il razzo era in avaria a causa di una perdita di carburante.
Preso dal panico non sapeva cosa fare, allora pensò di liberarsi del prezioso carico che stava trasportando per alleggerire la navicella e non precipitare.
In quel momento Zafferano stava passando vicino al nostro pianeta;
il carico di bulbi cadde proprio sulla terra in Italia circa cento anni fa,
quando la scuola di via cesari non era stata ancora costruita.
Tanti anni dopo Nonno Carlo, mentre lavorava nell’orto sinergico della cesari,
ha sollevato una piastrella e ha trovato nascosti e moltiplicati i bulbi di Zafferano.
Incuriosito, il nonno, le maestre e i bambini di seconda hanno deciso insieme di provare a metterli a dimora per vedere cosa sarebbe successo.
Trascorsa qualche settimana di trepidante attesa è sbocciato un fiore.
Una folata di un vento beffardo ha trasportato il fiore in cucina dove alcuni alunni stavano facendo un esperimento sulla cottura del riso: un attimo di distrazione ed il fiore è finito proprio nella pentola.
Si udì una forte esplosione.
Ed è così che per magia il riso si tinse di un giallo intenso e nel laboratorio di cucina si diffuse velocemente l'aroma di Zafferano. Grazie alla magia del vento i bambini della cesari scoprirono il risotto alla milanese.
Il folletto Trifoglio passava al crepuscolo, per il turno di chiusura delle foglie, passeggiando tra terra ed erba saluta il compagno Enrico il lombrico, chiamò Zafferano, per dirgli di non preoccuparsi per i suoi bulbi, i bambini di via Cesari d'ora in poi ne avranno cura.




Il lavoro in classe con Alice ha anche creato spunti da approfondire con le maestre. Alcune classi presi dall'inventiva hanno addirittura inventato tante altre bellissime storie. Raccontare e ascoltare storie è sempre piaciuto ai bambini della scuola Cesari. Ogni giorno amano passare un po' di tempo a leggere.

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